La Cicala Parlante – Sorridi c’è la telecamera

La Cicala Parlante

SORRIDI C’È LA TELECAMERA
Sicurezza o zappa sui piedi?
Libertà o prigione?

Il pregiudizio o preconcetto avvalorato dal bias del cervello ci porta spesso a definizioni errate che conducono ad una sempre maggiore demagogia politica seguita a ruota da leggi fatte alla rampazzona per cui quella che doveva essere una nostra protezione diventa un ribaltamento di ruoli.
Gli stereotipi sono comodi e rassicuranti ma anche ciechi e crudeli ci permettono di fare classifiche ma anche di perdere la bellezza dell’umanità.
L’eccesso di democrazia privata di regole approfondite rimbomba di assurdità nel tunnel della nostra quotidianeità.
La demagogia urla promesse e certezze come fossero vangeli ma la verità è altrove nascosta tra ombre e silenzi, la demagogia è una nebbia in cui non dobbiamo perderci.
Abile ad insinuarsi nelle vene della democrazia corrode la fiducia alimentando paure che diventano la bussola dei comportamenti.
In un mondo recentemente diventato un caos al cui confronto la Torre di Babele era un luna park di periferia, le leggi attuali abbinate alla telematica aumentano questa confusione anche quando è usata proprio per difesa.
Viviamo dentro le telecamere.
Da una parte ci vengono fornite informazioni talvolta imprecise inducendo atteggiamenti e credenze erronee, dall’altra espone la nostra privacy addirittura in versione mondiale come e
è successo ai due amanti del concerto del Coldplay, se poi riprendiamo col video in metropolitana o nella via borseggiatori cuccati in flagrante invece di un grazie veniamo denunciati per aver violato la privacy di un “lavoratore durante le sue mansioni”.
Non funziona, questa cosa non funziona.
Eppure nei supermercati, sopra ogni portone, nei musei, nelle gallerie, ovunque anche sui treni, oggi c’è una telecamera, una telecamera in questi giorni ci ha permesso di vedere un omicidio in diretta su un treno negli Stati Uniti ma non di salvare la vittima, un’altra telecamera ci ha permesso di vedere in un supermercato ragazzotti che bevono un succo da una confezione e poi la rimettono al suo posto ma nessuno li ha bloccati, ci ha permesso di vedere l’ennesimo femminicidio vicino ad un’automobile ma anche qui nessuno fa nulla per fermare l’assassino.
Siamo diventati tutti dei guardoni con o senza il telefono in mano e paurosi, non ci mettiamo in
mezzo, del resto chi lo fa finisce quasi sempre sul giornale per il suo funerale con ringraziamenti ed elogi.
Il mondo è sempre più pieno di pazzi e di sfegatati, maniaci, indottrinati, disperati.
Vogliamo sempre più telecamere per la nostra sicurezza, vogliamo video e app che permettono di rintracciare e rintracciarci, Truman Show era solo l’anticamera, il Grande fratello la prova generale, la moglie o il marito sanno quando buttare la pasta prima di essere avvertiti, vedono sul telefono il percorso, per lo stesso motivo ti sgamano se sei in un luogo non dichiarato, (molto utile con i figli minorenni), c’è da sentirsi perseguitati e braccati come un fuggitivo, fa venire voglia di buttare il telefono e scappare ma invece no perché ci fa sentire più tranquilli, perché sono tutti brutti e cattivi, soprattutto quelli di …e quelli del…. Salvo restare a bocca a aperta quando invece sono come noi.
Il fatto è che il mondo per tanti motivi diversi è diventato più pericoloso ,non ci sono dubbi e la nostra paura aumenta, non esiste un luogo al mondo in cui oggi ci si senta sicuri a parte l’Irlanda in cui ancora oggi la gente non chiude le automobili e le porte di casa, vi verrà voglia di andarci anche se piove sempre e alla gente normalmente piace il sole, se poi ci andate e vi abituate e già che siete li dite “faccio un salto in Scozia” attenzione se non chiudete tutto vi rubano anche le mutande.
Ma c’è di più, oggi è molto facile carpire dal web una tua foto normalissima e riprodurla svestita e mandarla in onda in tutto il mondo anche con foto di bambini, oppure rubare la tua identità e trasformarti in un divo del porno.
Con l’AI è diventato ancora tutto più possibile su questa via.
Possono rubarti attraverso lo SPID la tua immagine, aprire a tuo nome un conto con prestito, ritirare i soldi, fuggire e lasciarti con le tasche vuote pieno di debiti.
Aumentano le iscrizioni di ragazze ai corsi di boxe per difesa.
Invece di educare i maschi alla gentilezza e rispetto per il genere femminile si aiutano le donne a difendersi, andare da sole in qualunque luogo può essere un pericolo. E aggiungiamo telecamere.
Lo stupro è all’ordine del giorno, dai 12 ai 60 anni ma talvolta anche 80 non c’è limite di violenza.
Ma tanto filmiamo tutto.
Alcuni ragazzi stuprano apposta per filmare e mettere in rete.
Viene da rimpiangere un momento storico in cui le truffe passavano attraverso la vendita del Colosseo o la Fontana di Trevi, il telefono a gettoni serviva a dire arrivo tra mezz’ora ovunque tu fossi e il rischio maggiore per una ragazzina era trovare fuori dalla scuola l’impermeabile aperto dello svitato di turno.
E la telecamera era quella che teneva in mano il papà per fare il filmino delle vacanze
Non che allora non ci fossero i pedofili o i soprusi o gli stupri ma in dose minore, oggi vediamo tutto e non facciamo nulla salvo inorridire sul web. Ogni sacrosanto giorno.
Spiace dirlo ma servono pene forti e reali, serve rieducare chi non lo è stato prima, serve dare segnali chiari e intanto ricominciare dagli asili a insegnare il senso di responsabilità e di rispetto per l’altro che non è fai quello che vuoi ma fai quello che vuoi se non danneggi la vita di un altro essere umano.
Libri utili su questi argomenti: “Il senso delle cose”, Feynman, Adelphi, “Fuga dalla libertà”, Fromm, Oscar Saggi, “Le parole che ci salvano”, Borgna, Super Opera Vera.
Ora vi lascio perché devo sintonizzarmi su “FlightAware” per seguire secondo per secondo il volo di mia figlia che va in Canada per lavoro. Lei non lo sa, mi dice ogni volta nomi di compagnie diverse
ma io la trovo sempre.
Parlo bene e razzolo male?
Sapeste come mi sento più tranquilla.
Se l’aereo avesse dei problemi almeno lo vedo in diretta.