La Cicala Parlante – Dica 33

La Cicala Parlante

DICA 33

Quando il vecchio dottore di famiglia alzava al paziente il golfino, appoggiava sulla schiena quel tondo di ferro gelato attaccato alle sue orecchie da due lunghi fili di gomma e diceva: “dica 33” non sapeva e non sapevamo nemmeno noi, in quel respiro che ascoltava non c’erano soltanto le indicazioni di una possibile bronchite o peggio polmonite ma la pura essenza della vita, vale a dire la nostra salute. Leggi tutto →

La Cicala Parlante – Taglia unica per la costola di Adamo

La Cicala Parlante

TAGLIA UNICA PER LA COSTOLA DI ADAMO

Lo so parlo spesso di donne e dei soprusi a cui sono sottoposte. È perché non riesco a capacitarmi che siamo ancora così lontani da una meta accettabile..
Malgrado per fame, guerra, povertà, disperazione, incapacità, lucro, cattiveria, ignoranza, sopruso, non chiamiamola cultura io la vedo come perpetrazione di ignoranza, donne e bambini di mezzo mondo siano usati come prodotto in vendita per scopi orrendi, in altre parti del mondo si ha la sensazione che le cose stiano migliorando, ho appena visto una breve serie divertente su Netflix in cui un gruppo di uomini va in terapia, del tipo “ciao sono Mario e sono un alcolista” per perdere l’esuberanza del “machismo”. Leggi tutto →

La Cicala Parlante – Nel nome di Dio, Inshallah. La Torre di Babele

La Cicala Parlante

Nel nome di Dio, Inshallah.
La torre di Babele.

Siamo in tempo di feste ma nel mondo stanno accadendo orrori infiniti e non smetteranno per Carnevale.
Attaccandosi a espressioni religiose, da qualunque religione provengano, orribili uomini spaventati, ignoranti e brutali, deturpano, torturano, uccidono donne che non vogliono obbedire.
La prima lettera ai Corinzi diceva: “la donna non è padrona del proprio corpo ma lo è il marito, l’uomo non deve coprirsi il capo perché è immagine e gloria di Dio, la donna è gloria dell’uomo, nelle assemblee deve stare zitta”.
Non parliamo poi dei vari filosofi che le donne le hanno fatte a pezzi. Leggi tutto →

Estinti saluti – Come nascevano le campagne pubblicitarie

ESTINTI SALUTI – Come nascevano le campagne pubblicitarie – di Publio Advertito Crea – 2022 – Lo trovate su Amazon

Questo libro, senza addentrarsi in strategie di marketing o nelle case-histories di campagne di successo, racconta in presa diretta, spesso con lo stile delle short-stories, episodi divertenti, appassionati, a volte amari, sempre realistici, di quella lunga stagione della creatività italiana, – l’epopea dell’advertising made in Italy -, vista con gli occhi, la mente, la penna, i pennarelli, le idee, le parole di chi la pubblicità italiana l’ha creata, tanto da venire definiti “i creativi”. Nei primi anni Ottanta del ‘900, la comunicazione pubblicitaria in Italia è stata quotata 2mila miliardi di PIL in lire; alla fine del decennio avrebbe superato i 10mila miliardi, per crescere esponenzialmente con l’avvento della tv commerciale. Migliaia di giovani creativi furono attratti dalla pubblicità, diventarono copywriter e art director formandosi nelle agenzie di pubblicità, grazie alle generazione professionale precedente. La crisi economica globale del 2004 fece perdere valore di mercato alla pubblicità del 30 percento, perdita che via via negli anni si è allargata a macchia d’olio su tutti i settori merceologici: quella generazione fu quindi messa ai margini dalla velocità centrifuga con la quale si è poi affermato il digitale, interrompendo la dialettica professionale intergenerazionale. Il digitale ha ridefinito la spesa pubblicitaria, i ruoli professionali, l’antropologia del creativo e in sostanza ha cambiato la percezione della pubblicità presso i consumatori. L’idea è che “Estinti saluti” possa essere un buon viatico alla conoscenza storica di quel mondo, attraverso uno strumento agile per riallacciare le nuove generazioni alle storie collettive e individuali in cui si sono formate le esperienze personali, ha preso vita il clima professionale, la mentalità, il modus operandi, le manie e i tic di quello che un giorno Emanuele Pirella definì “il popolo dei creativi”. L’autore: Publio Advertito Crea è considerato uno dei più attenti studiosi della pubblicità italiana dello scorso secolo.

La Cicala Parlante – Chiedimi se sono felice

CHIEDIMI SE SONO FELICE

(titolo di un divertente film di Aldo, Giovanni e Giacomo del 2000).

Samantha Cristoforetti risponderebbe che è felice dei suoi 178 giorni nello spazio e di rivedere ora la sua famiglia.
La Meloni direbbe che sarebbe felice se Berlusconi le lasciasse godere la sua vittoria senza remarle contro mentre di cosa lui sarebbe felice è difficile da diagnosticare.
Una persona a dieta è felice quando la bilancia conferma gli sforzi fatti privandosi dei dolci, un ammalato che è stato in ospedale è felice se torna a casa, gli basta ritrovare il suo divano, un quattordicenne è felice se prende un bel voto ma ancora di più se viene corteggiato, un abitante delle strade è felice se trova un buon pasto e una fontanella. Leggi tutto →