La Cicala Parlante – Nel nome di Dio, Inshallah. La Torre di Babele

La Cicala Parlante

Nel nome di Dio, Inshallah.
La torre di Babele.

Siamo in tempo di feste ma nel mondo stanno accadendo orrori infiniti e non smetteranno per Carnevale.
Attaccandosi a espressioni religiose, da qualunque religione provengano, orribili uomini spaventati, ignoranti e brutali, deturpano, torturano, uccidono donne che non vogliono obbedire.
La prima lettera ai Corinzi diceva: “la donna non è padrona del proprio corpo ma lo è il marito, l’uomo non deve coprirsi il capo perché è immagine e gloria di Dio, la donna è gloria dell’uomo, nelle assemblee deve stare zitta”.
Non parliamo poi dei vari filosofi che le donne le hanno fatte a pezzi.Le Sibille nei quadri di Michelangelo avevano sembianze maschili per non offendere Dio.
Per Darwin gli uomini discendevano dalle scimmie e le donne dalle galline ed erano inferiori intellettualmente, potevano solo cucinare e fare figli.
Per Freud, il nostro caro Freud, bel tipo tormentato (meno male che c’era anche Jung), la donna sicura e volitiva si comportava da uomo per invidia del pene.
Udite, udite, anche il famoso Ippocrate, quello del giuramento sì, quindi uno scienziato, sosteneva che la donna non dovesse essere considerata importante nemmeno nella procreazione, puramente pregio dell’uomo e la donna solo un contenitore.
Le donne romane e greche non potevano studiare né partecipare alla vita pubblica (feste a parte dove servivano per altri scopi).
Le donne ebree non potevano studiare e discutere il Talmud.
Il Corano incitava a lasciare sole nel letto le donne disobbedienti e a batterle fino a che non si comportavano bene.
Ovunque le donne dovevano guardare in basso non potevano parlare, scrivere, studiare, leggere, inventare, scoprire, viaggiare.
Non potevano lavorare, passavano di padre in marito tranne quando scoppiava una guerra, durante la quale era loro concesso di tenere in piedi le imprese dei coniugi o padri e ed erano bravissime ma appena finita venivano gentilmente rispedite a casa con un “pat pat” sulle spalle.
Le donne non potevano votare o accedere a lavoro al di fuori della nurse, segretaria, insegnante, centralinista, infermiera, tutti lavori subordinati a qualche uomo.
Le donne che si sono sposate negli anni 50, rigorosamente in Chiesa, hanno ricevuto dalla parrocchia un libretto in cui si spiegava come la donna dovesse essere sottomessa al marito, accoglierlo alla sera con la cena pronta, non infastidirlo, non chiedere, essere carina e gentile, tenerlo allegro etc. etc: una “geisha”.
Quando ci penso, mi vengono i brividi, ad esser nata in quei periodo, finivo in qualche rogo o manicomio, sicuro.
Sono state tutte battaglie, alcune dolorose e il corpo è mio e lo gestisco io è stata una delle ultime.
Quello che sta succedendo in Siria, Afganistan e ora Iran è inaccettabile, si stanno ribellando tutti ma a che prezzo, quante donne stanno perdendo la vita per questa battaglia, per fortuna ci sono accanto a loro molti uomini giovani.
In Turchia esistono almeno trenta associazioni religiose che fanno di tutto per tenere a bada le donne.
Non importa quale sia il Dio che comanda, sono sempre informazioni tramandate da uomini e si mescolano come in una torre di Babele, a rimetterci è sempre la donna.
Nel mondo occidentale sono stati rotti molti soffitti di cristallo ma la violenza contro le donne continua a infierire sempre di più, in altri modi, rivelando la rabbia degli uomini che non possono più tenerle sotto controllo. E allora le uccidono.
Eppure quando Eva diede la mela a Adamo era per condividere, sullo stesso piano. Come dovrebbe essere sempre.
Tutto ciò che è contro la donna è stato scritto da un uomo.
Anche i film in cui le donne sembrano amare la violenza sono stati scritti da uomini, provate a guardare un film a luci rosse girato da una donna, troverete una sessualità ben diversa da quella solita che altro non è che un desiderio maschile trasferito nella testa di una donna, violenza e sottomissione.
Del resto agli uomini piacciono le prostitute, che sono alla loro mercé, le donne fanno fatica a chiamare un “gigolo”.
Appena uscito “Il piacere è tutto mio”, brutto film che la dice lunga.
Da qualunque parte ci si giri una donna ha nemici, tranne le donne stesse. Le donne dovrebbero unirsi internazionalmente, è la loro unica speranza.
E poi abbiamo le nuove mamme di figli maschi, queste donne hanno una responsabilità enorme e nello stesso tempo il privilegio di poter formare una nuova società eccellente, mi auguro che ognuna di loro sarà in grado di farlo, non sarà facile, di conseguenza le scuole dovrebbero poi andare di pari passo.
Ricordate il corsetto nell’ottocento quando si amava dipingere la donna come fragile e svenevole, avevano inventato i corsetti che dovevano essere strettissimi, per essere più belle e le donne ci erano cascate, e mangiavano poco perché non passava nulla per lo stomaco strizzato e respiravano male quindi erano deboli e svenivano, in Cina invece le rendevano deboli strizzando loro i piedi in scarpette prigione per avere piedini piccoli e poco stabili, anche oggi non si finisce mai di inventare aggeggi per umiliare la donna, scarpe, veli, tacchi altissimi, mutande che sono fili interdentali e segano le chiappe.
Oggi da noi le donne vanno nello spazio e si laureano in ingegneria.
La violenza però continua.
E c’è un altro lato della medaglia, il corpo è mio e lo gestisco io ha preso un’altra strada.
Esiste anche un altro tipo di donne.
Sulla torre di Babele, il ritmo dei messaggi appare sempre più confuso.
Da una parte del mondo si lotta per togliere un velo, dalla nostra parte occidentale si ribadisce la propria libertà di svelarsi il più possibile e addirittura vendersi a pezzi.
Duecento euro per l’immagine di un piede nudo.
E non sono solo i feticisti a comperare.
Questo fa pagare Eva Menta artista, online posta e vende immagini del proprio corpo nudo ai suoi estimatori.
Guadagni dichiarati da capogiro.
Su “Onlyfans”, dopo essersi presentata agli “Uffizi” davanti alla Venere del Botticelli a seno praticamente nudo insieme all’amica Alexis Mucci, le sue vendite online hanno fatto un balzo.
I guadagni sono altissimi, chi compra un capezzolo, chi una natica, chi un fondo schiena e chi appunto un piede.
Le cifre cambiano a seconda delle parti del corpo e della quantità di pelle, come per i quadri la tela insomma, infatti lei si ritiene un’artista, poi scopri che ci sono anche Matteo e Vittoria sempre su “Onlyfans”, fanno video hard, tra di loro, si annoiavano e gli è venuta questa idea e adesso li vendono.
In una serata “Babilonica” a “Non è l’Arena”, davanti ad un Giletti basito, “gli artisti” litigavano fra loro per ribadire chi era più “cool” e più artista.
Sono basita anch’io, da un certo punto di vista questi ragazzi stanno prendendo il mondo per i fondelli e guadagnando dalla golosità morbosa di alcuni esseri umani, e per questi gli sta bene, ma sarà davvero arte?
Sgarbi approva, io mi astengo dal giudicare ma mi chiedo, se quei famosi futuri maschi nuovi allevati da brave mamme nuove in un mondo nuovo che avrà femmine e maschi paritetici, i figli di questi “artisti” faranno la fame allora?
Oppure sarà diventata talmente arte che anche i maschi venderanno parti del loro corpo online? E ce le regaleremo a Natale.
Ho le idee confuse, devo rifletterci, intanto se dovete fare un regalo, vi ho dato un’idea nuova.
L’unica cosa certa che prevedo per i prossimi mesi è un aumento di lavoro per i podologi.
Un’opera d’arte non può avere un’unghia incarnita.