Anche alla trasmissione più snob della TV piace la picciona innamorata

Piero Maranghi e Leonardo Piccinini, conduttori di “Almanacco di bellezza”, trasmissione che Aldo Grasso sul Corriere qualifica come “il programma più snob della nostra tv” parlano de “La picciona innamorata” nella puntata del 4 Luglio 2023

“Almanacco di bellezza”, il programma più snob della nostra tv di Aldo Grasso
Due veri snob, il direttore del canale Piero Maranghi e lo storico d’arte Leonardo Piccinini, si fanno portavoce di una esile comunità culturale, accomunata da certi gusti.

Il programma più snob della televisione italiana si chiama “Almanacco di bellezza” va in onda ogni giorno, dal lunedì al venerdì, alle ore 12 (ripetuto alla sera) su Classica HD (Sky, canale 136). A condurlo ci sono due veri snob, il direttore del canale Piero Maranghi e lo storico d’arte Leonardo Piccinini. Non so se esista una coscienza snobistica, ma so che esiste ancora una esile comunità culturale, dove le persone sono accomunate innanzitutto da certe maniere, certi gusti, certe insofferenze. Dove non si parla di trash, di virologi, di defilippismo, di dursismo, delle opinioni espresse dagli umarells da talk. Come amava ripetere il pittore McNeill Whitler, «la sola tacita concordia che pervada il genere umano è la volgarità». Infatti, quando Maranghi e Piccinini parlano di musica (ogni argomento è un pretesto per divagazioni), di pittura, di sigle della Champions League discutono di ciò che separa gli uomini, non di ciò che li unisce.

Inutile negarlo, ognuno di noi si crede più grande (più bello, più intelligente) di quello che è; per questo vogliamo costantemente uscire dall’esilio e dall’anonimato a cui siamo condannati dalla realtà. Non tutti ci riusciamo. Lo snob è quello che al buon cuore antepone il buon gusto. Nelle parole di Maranghi e Piccinini c’è tutto corso Magenta, Santa Maria delle Grazie, Sant’Ambrogio; se devono citare degli amici si rivolgono a Gabriele Galateri di Genola e Simone Bemporad; se devono citare una mostra d’arte citano le Gallerie d’Italia; se devono fare una battuta la fanno da franchi tiratori. A tratti, «Almanacco di bellezza» ricorda alcuni momenti di «Match» di Arbasino o di «L’arte di non leggere» di Fruttero & Lucentini, le sole trasmissioni snobistiche che la storia della tv annoveri con orgoglio. Questo non è un elogio dello snobismo, ma in cuor nostro sappiamo tutti (senza ammetterlo) che è meglio trovare un posto fra gli snob che fra gli snobbati.

…e la picciona l’ha trovato…

Articolo originale su il “Corriere della Sera”