La Cicala Parlante – Invecchiare restando giovani

INVECCHIARE RESTANDO GIOVANI

Non è una novità che l’essere umano da sempre cerchi l’elisir di lunga vita insieme quello dell’eterna giovinezza, sappiamo che per questo c’è chi ha venduto l’anima al diavolo e tiene in soffitta un quadro con la sua immagine che invecchia al posto del corpo.
Sappiamo anche che fra creme, unguenti, chirurgie plastiche, intrugli e trattamenti vari ogni anno nuovi, creativi e strampalati, diete e luoghi di cura, bendaggi, qualunque suggerimento viene accettato, valutato, provato, tentato con l’obiettivo di non invecchiare, dagli Egizi in poi.
Da anni coloro che studiano biologia e medicina preventiva si applicano a questo e hanno già raggiunto notevoli risultati.
La vita degli esseri umani nel mondo occidentale ha guadagnato dieci anni per gli uomini e 15 per le donne.
Questo ora sta creando i primi problemi sulla terra, problemi di sovrappopolazione, di spese pubbliche alte per inseguire e curare i malanni che comunque con l’avanzare dell’età arrivano. Accanto ad una grande diminuzione delle nascite.
Un futuro mondo pieno di Matusalemme avanza. Ma saremo molto meglio di Matusalemme.
La nuova scienza si chiama “GeroScienze” e non si occupa di persone invecchiate ma vuole prevenire l’invecchiamento come fosse una malattia, per non avere malattie nemmeno a 100 anni.
In tutto il mondo si cercano risposte a questo, non solo restare arzilli, no, proprio giovani.
Nano particelle spaziali, batteri raccolti a Rapa Nui nell’isola di Pasqua, ricerche infinite, anche sulle meduse che sono l’unico esemplare al mondo che non muore mai poiché quando inizia a rattrappirsi automaticamente rigenera le cellule.
Per non parlare dei numerosi organi e/o pezzi di corpo che già ora vanno a sostituire quelli vecchi, un giorno li avremo tutti.
Nir Barzikai, direttore dell’Albert E. College of Medicine di New York sta sperimentando un nuovo processo sui topi scambiando il sangue dei giovani topi con quelli vecchi e viceversa: i vecchi ringiovaniscono i giovani invecchiano.
E torniamo al quadro di Dorian Gray, eseguito direttamente sul corpo.
Non oso immaginare, se mai andasse a buon fine l’esperimento, la tratta di giovani che scoppierebbe nel mondo.
Tutto ciò porterà a un mondo vampiresco eterno di giovani ageé con anche teste giovani e scattanti tenute rigorosamente attorno ai 60 anni poiché si è scoperto che fra i 60 e i 70 anni il cervello è al suo momento massimo perché in grado di equilibrare i due emisferi, (questo già dovrebbe farci rivedere il nostro pensiero sull’età), e quindi con grande capacità di lavorare per potersi mantenere sino ad oltranza con il corpo rinnovato che tiene botta.
Potremo continuare a fare sport e viaggiare, cambiare lavoro diverse volte, e soprattutto sposarci e innamorarci ancora molto più di adesso e fare figli quanti ne vogliamo, a qualunque età, vale pure per le donne.
Certamente un mondo diverso, non saprei dire se meglio o peggio, questa è una considerazione che dipende esclusivamente dai propri metri di giudizio, abitudini e attitudini: il tran tran di cena e televisione che ad alcuni pare insopportabile, per altri è un miracolo e un miraggio.
Non si morirà nemmeno per incidente perché ci metteranno i pezzi di ricambio, neanche il famoso palo nel cuore, ce ne metteranno uno nuovo.
Allora se saremo stanchi di vivere, dovremo usare per suicidarci il vecchio metodo degli indiani Sioux: troviamo un grande albero nascosto dove non ci trovi nessuno, stendiamoci sotto pronunciando a voce alta “E’ un buon giorno per morire”.
Poi aspettiamo fiduciosi, per allora tanto l ‘eutanasia sarà approvata ovunque.