La Cicala Parlante – L’importanza di chiamarsi Melissa, o Silvano, o..

L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI MELISSA O SILVANO,O…

La frase nota sarebbe “l’importanza di chiamarsi Jane”..
Che deriva dal “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, di Oscar Wilde, e poi Jane Austin o Jane Eyre, Charlotte Bronte, con Jane Bennet etc.
Nella letteratura dell’800 alcuni nomi chiamavano amore ,erano nomi che nascevano con un aurea speciale che aveva questa particolarità e ci hanno fatto sognare, ma anche dopo con “you Tarzan, me Jane” il nome riporta sempre ad una nascita di sentimenti.
Aurea di nomi fortunati, spazzata via da anni di Samantha, Alexia, Leslie, Denise, Zoe, Layla, usciti da anni di telenovele. Oggi, per fortuna, stanno tornando in auge nomi più semplici come Lucia e Francesco o antichi come Ginevra o Tommaso.
Ma l’importanza di chiamarsi Jane ,vale a dire, un nome che identifica una persona in gamba, né buona né cattiva ma semplicemente presente, comprensiva, capace di leggere tra le righe, un essere umano che cresce con un’anima che fiorisce, capace di impersonare bene il proprio ruolo nel mondo di figlio, compagno, genitore, amico, professionista, non smette di esistere ma come le Jane e gli Ernesti dell ‘800, è molto ma molto raro, però esiste.
Sono quelli che fanno la differenza nel mondo, non solo in fatto di amore, anche se interpretare bene il proprio ruolo, significa comunque e sempre amore.
Sono gli “Alessandro”, il carabiniere che ha ospitato due bimbi marocchini a casa sua, mentre la loro mamma era in ospedale e il papà via per lavoro, ma anche i “Juan Francisco” a Ceuta che ha salvato un neonato dalle acque e le “ Teresa” la babysitter che ha dato la vita per difendere le due bimbe che accudiva, affrontando uno psicopatico che voleva avvicinarle. Grandi atti di coraggio e di amore.
Scendendo nell’importanza delle situazioni, nella vita quotidiana, nei rapporti con le aziende che dovrebbero occuparsi di noi, capita spesso di impazzire, allora ecco Melissa, impiegata Sky.
Sono abbonata Sky (o come si chiamava prima), da circa 20 anni, eppure per mesi ho inutilmente tentato di scaricare Sky-go.
Avrò parlato con una quindicina d’impiegati, sono andata in negozio dove non ricevono più, alla fine uno di loro mi ha detto che il cervellone del computer non mi riconosceva, sebbene il mio codice fiscale fosse giusto, perché ero stata registrata nel file di abbonato con nome e cognome, mentre nel file della fattura con cognome e nome, questo bastava a farlo andare in tilt.
In una quindicina mi hanno risposto: “faremo una segnalazione” e nessuno mi ha più detto nulla.
Dopo quattro mesi d’inutili e faticose all’accesso, telefonate, arrabbiata, ho chiamato nuovamente, questa volta per disdire il mio abbonamento, ma ho incontrato Melissa,.
Già dal tono della voce si capiva che era diversa, le ho raccontato per l’ennesima volta la storia dall’inizio, con le vicissitudini, lei, molto gentile mi ha detto: ”mi dia un ultima occasione, la richiamo tra due giorni”, abbiamo preso un appuntamento telefonico, mi ha richiamata due giorni dopo, all’ora esatta, aveva trovato il modo di chiudere una delle due schede e riaprirla facendola uguale alla rimanente. Cosa che avevo chiesto più volte.
Tutto risolto. In due giorni.
Perché non hanno potuto farlo gli altri 15 con cui ho parlato?
Perché non erano Jane, o Ernesto o Melissa, si Melissa, lei è una Jane.
Con un problema a una lavastoviglie in una casa di vacanza, invece, ho incontrato Silvano elettricista, un altro Ernesto.
Questa lavastoviglie, dopo un anno, appena fuori garanzia, ovviamente, un certo giorno ha cominciato a dare la scossa. Il perito della marca, interpellato, non ha saputo cosa dire e ha consigliato di mandarla in azienda.
Chiamati, dall’azienda due operai, sono venuti a prenderla, l‘hanno tenuta 15 giorni, l‘hanno rimandata dicendo che era tutto a posto ma la scossa c’era ancora.
Chiamato, un altro esperto non sapeva cosa fare.
Volevo cambiarla ma è passato Silvano, per un altro problema, già che c‘era ho chiesto a lui: “ha provato a invertire la spina?” ha chiesto: “NO” ho riposto io dubbiosa e stupita.
Silvano si è inginocchiato, ha invertito la spina, problema risolto, niente più scossa.
Non fatemi spiegare perché questa manovra ha reso la lavastoviglie non pericolosa, chiedetelo a Silvano, ma ancora una volta io mi sono domandata: “perché”?.
Perché le Jane e gli Ernesti sono cosi rari?
Ma sappiate che ci sono, quindi ogni volta che vi troverete davanti ad un problema irrisolvibile, apparentemente, non demordete, continuate a cercare, dovete solo trovare la Jane o l’Ernesto della situazione.
Mi sento molto rassicurata dal fatto che ci siano.
E’ sempre e solo un fatto di persone.
Quelle che fanno con professionalità e cuore.
Quelle che sanno che nessun uomo è un‘isola, ma siamo tutti collegati.
Mi dispiace solo che non siano pagati il doppio, sono loro che, oltre a risolvere il vostro problema, tengono in piedi le aziende.
Alle Poste, alla Visa, all’American Express, alla Diner’s, all’Inps, alla Vodafone, alla Tim, al Pronto Soccorso, la lista è lunga, solo loro fanno la differenza .
Naturalmente anche voi, nel vostro ambito, la potete fare.
Alzi la mano chi sente l’importanza di chiamarsi Jane o Ernesto!
Non ne ho viste abbastanza, di alzate, fate uno sforzo, avrete in cambio invece di una birra alla spina, come i giovani che si vaccinano, la vostra dignità.